Campeggio Resistente, ovvero il festival estivo che richiama migliaia di giovani “dentro”, di giovani “fuori”, di “diversamente” giovani… quest’anno compie dieci anni.
Il somaro in queste vallate montane è di casa.
E, d’altra parte, asino è pure “chi non sa”, dunque – rispetto a chi crede di conoscere tutto – può sempre recuperare.
Così come la testardaggine attribuita ai muli ricorda la cocciutaggine di coloro che da un decennio non demordono!
Chi è nato e vissuto senza esserci mai stato può farsi un’impressione del Campeggio Resistente curiosando qui , ma si tratta di un’esperienza che s’apprezza vivendola in prima persona… al punto di ritornarci ancora, anno dopo anno.
Ovvio che ciascuno la sente a modo proprio, ma il successo nella partecipazione parla una lingua comune a tutti.
Per me il campeggio informale ai limiti del bosco, spesso con le tende disposte a cerchio per raccogliere le ultime farneticazioni notturne dopo i concerti serali… l’opportunità di decidere a piacere se e cosa sentire vedere partecipare agli incontri, ai laboratori e alle iniziative, senza che nessuno giudichi se occupi il tempo in un modo o in un altro… la disinvoltura con cui conosci persone di ogni dove che, a loro volta, non hanno filtri o pregiudizi nel relazionarsi con te… il clima di festa misto all’atmosfera di relax… sono tra gli aspetti più affascinanti. So di non essere l’unico a pensarla così, ma questo perché asinus asinum fricat 😉
La libertà qui si tocca con mano. È il pregio dell’autonomia di gestione, ma proprio per questo un festival così ha i suoi costi.
Ho letto l’invito degli organizzatori:
Dunque per chi ne avesse l’opportunità … per il mecenate che è in noi… per il filantropo in cerca di una buona causa…
è possibile sostenere l’evento con un contributo.
Pochi secondi, collegandoci a questo link: https://www.produzionidalbasso.com/project/campeggio-resistente-2017/ e in questo modo chi non potrà esserci consentirà ad altri di viverlo al meglio; chi ci è già stato ha un’occasione in più per dire grazie; chi sa di venire, se lo ritiene fattibile può metterci del suo, senza costrizioni o vincoli, visto che comunque non è né richiesto né dovuto versare quote.
D’altronde… asini, muli e somari non hanno grandi pretese: sanno accontentarsi anche di poco!